“I capillari”

Capillari o teleangectasie Le Teleangectasie che comunemente chiamiamo capillari, rappresentano un comune inestetismo sulle gambe delle donne di qualsiasi età, che più frequentemente affliggono le quarantenni che hanno avuto una o più gravidanze. Di colore rosso / blu, ma più' frequentemente blu i capillari (venule dermiche e sottodermiche) possono presentarsi in forma stellata, arborescente o a fiamma in qualsiasi zona delle gambe o delle cosce sino ad assumere in alcuni casi l'aspetto di veri e propri cespugli collegati a una venula rettilinea più grande (varice reticolare di 1- 3 mm) che funge da venula nutrice o di drenaggio. Oltre la predisposizione familiare, che rappresenta di sicuro il fattore causale piu' importante, la loro comparsa può essere favorita da terapie ormonali estro progestiniche come la pillola anticoncezionale, dalla terapia cortisonica e non per ultimo dal sovrappeso. Possono concorrere alla loro comparsa anche eventi traumatici, la ceretta depilatoria calda a strappo, oppure gli indumenti costrittivi portati per lungo tempo. Localizzati piu' frequentemente all'interno ginocchio o sull'esterno delle cosce, nella maggior parte dei casi i capillari rappresentano un problema esclusivamente estetico, in altri, specie se presenti al malleolo interno o alla caviglia possono rappresentare un iniziale segno di malattia venosa cronica degli arti inferiori e pertanto presagire la comparsa di vene varicose. In questi casi sarà cura dello specialista angiologo o flebologo, attraverso un esame clinico e strumentale (ecocolordoppler venoso) a escludere o confermare la presenza o di tale condizione. Generalmente i capillari "estetici" non danno sintomi; in qualche caso e solo nei mesi piu' caldi puo' essere avvertito localmente un fastidio passeggero a tipo prurito o pizzicore. Viceversa se i capillari rientrano a far parte del più ampio quadro clinico della Malattia Venosa Cronica, i sintomi possono essere quelli tipici della malattia: senso di peso, gonfiore alle caviglie, dolore serotino, prurito, crampi muscolari ecc. Diciamo subito che non esiste nessun farmaco con prescrizione orale al momento in grado di farli scomparire o di prevenirne la formazione, e che a tutt'oggi il trattamento di prima scelta, cioè quello che ha dato i migliori risultati per l'eliminazione dei capillari rimane la scleroterapia. Oggi infatti si dispone di una terapia sclerosante più' moderna, più' efficace e non dolorosa, grazie all'utilizzo di farmaci sclerosanti che vengono iniettati all'interno del lume dei capillari in forma di microschiuma secondo il "Tessari Metod" determinandone prima l'occlusione e successivamente la scomparsa per riassorbimento. Se la terapia è ben condotta (ma questo vale per tutti i tipi di trattamenti) e l'indicazione al trattamento corretta, generalmente dopo un certo numero di sedute, numericamente variabili a seconda dei casi e dell'estensione dei capillari, i risultati sono più' che soddisfacenti e a volte eccellenti. Risultati scadenti o fallimentari possono verificarsi per una sbagliata indicazione (ad esempio concomitante presenza di varici reticolari vicino alle zone dei capillari non trattate in precedenza) oppure per scarsa reattività al mezzo sclerosante o ancora nei casi di capillari molto sottili e di colore rosso su pelle sfavorevole a questo tipo di trattamento. A volte possono verificarsi a causa di fattori poco controllabili o in presenza di pazienti con pelle molto chiara degli eventi indesiderati, il più frequente è rappresentato dalla pigmentazione brunastra nella zona dermica trattata, inconveniente che normalmente tende a risolversi nel giro di qualche mese spontaneamente o con l'ausilio di creme specifiche. Il trattamento Laser solitamente meno efficace, più lungo e più doloroso, viene riservato ai capillari resistenti alla terapia sclerosante, oppure ai capillari rossi e sottili (matting). A questo punto arriva la classica domanda "ma tanto mi hanno detto che prima o poi si riformano .... Quindi e' inutile". È d'obbligo fare chiarezza una volta per tutte, specificando che nei soggetti con forte predisposizione familiare o con forti fattori di rischio predisponenti come le gravidanze ravvicinate, terapie ormonali ecc., è possibile supporre che a distanza di tempo variabile altri capillari possano ripresentarsi, magari in zone diverse da quelle precedentemente trattate. In tali casi le pazienti dovranno sottoporsi a richiami di terapia a scadenze più o meno lunghe, non esistendo al momento come già' detto, farmaci capaci di guarire o prevenirne la formazione. Negli altri casi se la terapia è' stata ben condotta i risultati sono abbastanza duraturi nel tempo, a volte eterni.

AREE DI INTERVENTO

L'angiologia si occupa di diagnosi, terapia e riabilitazione delle patologie delle arterie e delle vene.

Aneurismi
Aterosclerosi
Dissecazioni
Trombosi
Embolie

Patologie dei vasi venosi:

Vene varicose
Insufficienza venosa cronica
Trombosi venose
I vasi linfatici sono invece colpiti da casi di linfedema primitivo o secondario

Pubblicazioni scientifiche:



LA MIA POSTA

  • Domanda:
    Spalla destra con limitazione articolarea 90 gradi di abduzione segni di neer e jobe dolore alla pressione in sede sotto acromiale su area loggia bicipitale,
    ho fatto 6 tecar ,10 sedute di fisoterapia ,3 onde d'urto e ora che ho finito ho più male di prima,anzi ho pure dolore lombare dove ho un ernia discale,sono demoralizzata

    mi hanno detto di mettere anche argilla verde impacco x disinfiammare ,dimenticavo in questi giorni anche forte cervicalela terapia che mi è stata data lo fatta tutta nel giro di 2 settimana,il problema che si  ho un po' più di mobilizzazione sicuramente anche se faccio fatica a mettere il braccio dietro la schiena ,ma ho ancora dolore ,in più mi è venuto non so se per esercizi o cosa anche un dolore lombare,soffro anche di ernia discale,non saprei che altro dire...quindi vorrei anche un parere per cervicale dopo molte terapie torna con forti mal di testa :(
  • Risposta:
    Una spalla che ha limitazioni funzionali vuol dire che c'è sicuramente qualcosa che non va e deve essere identificato al più presto. Le patologie possono essere tante e per adoperarsi in una discriminazione è necessario effettuare una visita specialistica (Chirurgo della Spalla) in modo che si arrivi ad una corretta diagnosi e, quindi, ad una specifica terapia. In casi piuttosto importanti è necessario effettuare infiltrazioni o, addirittura, anche l'intervento chirurgico per via artroscopica.
    AUguri
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